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Legittimazione attiva all’azione di equa riparazione in capo al Condominio – Cassazione Civile Ordinanza 21062/2012

La Sesta Sezione civile ha rimesso gli atti al Primo Presidente per l’eventuale assegnazione alle Sezioni Unite della risoluzione della questione, oggetto di contrasto, relativa alla sussistenza della legittimazione attiva all’azione di equa riparazione in capo al Condominio o ai singoli condòmini, allorché soltanto il primo sia stato parte del giudizio presupposto, con le ulteriori questioni, di massima di particolare importanza, delle Leggi il resto di questa voce

Udienza pubblica e non camerale per il procedimento di riparazione per ingiusta detenzione – Cassazione Penale Sezioni Unite Ordinanza 41694/2012

A seguito della sentenza della Corte europea dei diritti dell’uomo del 10 aprile 2012 (caso Lorenzetti c/ Italia), secondo cui anche per la trattazione del procedimento di riparazione per ingiusta detenzione deve procedersi nelle forme dell’udienza pubblica anziché con il rito camerale, le Sezioni Unite Penali hanno dichiarato rilevante e non manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale dell’art. 315, comma terzo, in relazione all’art. 646, comma primo, cod. proc. pen., in riferimento agli artt. 117, comma primo, e 111 Cost, nella parte in cui non Leggi il resto di questa voce

Equa riparazione per irragionevole durata dei processi – Competenza territoriale funzionale – Corte Costituzionale, Sentenza n. 117/2012

dichiara non fondata la questione di legittimità costituzionale dell’articolo 3, comma 1, della legge 24 marzo 2001, n. 89 (Previsione di equa riparazione in caso di violazione del termine ragionevole del processo e modifica dell’articolo 375 del codice di procedura civile), sollevata, in riferimento agli articoli 3, primo comma, 24, 25, primo comma, e 111, secondo comma, della Costituzione, dalla Corte di appello di Caltanissetta

Corte Costituzionale, Sentenza n. 117 del 10/05/2012

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Equo indennizzo per irragionevole durata di una procedura concorsuale – Cassazione Civile, Sentenza n. 17440/2011

Nell’accertare la violazione della garanzia della ragionevole durata del processo in materia fallimentare il giudice deve considerare la complessità del caso attraverso un esame analitico e non con la mera
enunciazione dei vari sub-procedimenti o di altre evenienze processuali per accertare analiticamente quale sia stato il tempo impiegato per portare a conclusione ciascuno dei detti sub-procedimenti, se – in considerazione della obiettiva difficoltà ed alla mole dei necessari incombenti – la durata di ciascun sub- procedimento sia stata ragionevole o meno Leggi il resto di questa voce

Equa riparazione. Anche le indagini preliminari contano ai fini della ragionevole durata del processo – Cassazione Civile, Sentenza 15003/2011

La nozione di causa, o di processo, considerata dalla Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali, cui ha riguardo l’art. 2 della legge 24 marzo 2001, n. 89, si identifica con qualsiasi procedimento si svolga dinanzi agli organi pubblici di giustizia per l’affermazione o la negazione di una posizione giuridica di diritto o di soggezione facente capo a chi il processo promuova o subisca, in tale novero comprendendosi anche quello relativo alla fase delle Leggi il resto di questa voce

EQUA RIPARAZIONE EX LEGE 89/01 (LEGGE PINTO) – Consiglio di Stato, Sentenza n. 3492/2011

Consiglio di Stato, Sezione Quarta, Sentenza n. 3492 del 08/06/2011

FATTO e DIRITTO

La Corte d’appello di Lecce, con la decisione epigrafata, condannava il Ministero al pagamento della somma di complessivi € 5.000, 00 in favore della parte ricorrenti, con interessi legali nei termini specificati, oltre al rimborso delle spese del giudizio, generali ed accessorie.

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Giudizio di ottemperanza per il pagamento di danni liquidati in sede di equa riparazione – Consiglio di Stato, Sentenza n. 2967/2011

Il giudizio di ottemperanza è esperibile anche nei confronti del Ministero della Giustizia laddove questi rimanga inerte e non provveda nei termini ad evadere l’esplicita richiesta di pagamento delle somme dovute a titolo di risarcimento, liquidate giudizialmente a seguito di azione di equa riparazione.

(© Litis.it, 20 Maggio 2011 – Riproduzione riservata)

Consiglio di Stato, Sezione Quarta, Sentenza n. 2967 del 16/05/2011

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Equa riparazione. Lo stato deve pagare il risarcimento entro 60 giorni – Consiglio di Stato, Sentenza n. 9541/2010

Il decreto di condanna emesso ai sensi dell’art. 3 della legge n. 89 del 2001 (c.d. legge Pinto sulla ragionevole dirata del processo ed equa riparazione) ha natura decisoria in materia di diritti soggettivi ed è quindi idoneo ad assumere valore e efficacia di giudicato, ai fini della ammissibilità del giudizio di ottemperanza.

Tale rimedio è esperibile anche per la esecuzione di una condanna al pagamento di somme di danaro, alternativamente o congiuntamente rispetto al rimedio del processo di esecuzione dinanzi al giudice civile, con il solo limite della impossibilità di conseguire due volte la medesima somma.

(Litis.it, 17 Gennaio 2011)

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Consiglio di Stato,  Sentenza del 29/12/2010

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Processi lunghi, il risarcimento non vale per le liti tributarie – Cassazione Civile, Sentenza n. 24614/2010

I giudizi che coinvolgono la potestà impositiva dello Stato restano escluse dal quadro di tutela comunitaria

E’ fuori dal campo di applicazione dell’articolo 6 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo (Cedu) l’attesa derivante dall’accertamento da parte del giudice tributario della base imponibile del tributo, in quanto coinvolge lo stesso potere impositivo dello Stato. Così, ribadendo un principio già affermato in passato, l’ordinanza della Cassazione n. 24614 del 3 dicembre ha confermato l’esclusione rispetto al contenzioso tributario del diritto al ristoro dei danni subiti per la durata non ragionevole del relativo procedimento Leggi il resto di questa voce

Ingiusta detenzione. Niente risarcimento per la perdita di paternità – Cassazione Penale, Sentenza 40094/2010

Ingiustamente detenuto in carcere con l’accusa di omicidio per circa undici anni non sara’ risarcito per il fatto di non essere diventato padre. E’ il risultato di una sentenza della Cassazione – Terza sezione penale, sentenza 40094 – che ha bocciato il ricorso di un salernitano ingiustamente detenuto per undici anni, cinque mesi e ventisei giorni e poi assolto in seguito alla revisione del processo. L’uomo, dice la Cassazione, non potra’ essere risarcito per la mancata paternita’ perche’ tale impossibilita’ costituisce una “conseguenza naturale della perdita della liberta’ personale”.

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